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Depressione e Disturbi dell'umore

“Non muovo neanche le labbra,
ma dentro ho un mostro che strilla”


La depressione è un disturbo piuttosto diffuso. Secondo le previsioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sarà uno dei disturbi più diffusi entro il 2030, eppure soltanto il 30%delle persone affette da depressione riceve cure adeguate, e quando lo fa di solito, con un ritardo di anni.

Per la diagnosi di depressione maggiore, ≥ 5 dei seguenti sintomi devono essere stati presenti quasi ogni giorno durante lo stesso periodo di 2 settimane, ed uno di essi deve essere un umore depresso o una perdita di interesse o di piacere:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno
  • Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte del giorno
  • Significativi (> 5%) aumento o perdita di peso oppure diminuzione o aumento dell'appetito
  • Insonnia (spesso insonnia di mantenimento [centrale]) o ipersonnia
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio osservati da altri (non auto-riferiti)
  • Astenia o perdita di energia
  • Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
  • Diminuita capacità di pensare o concentrarsi o indecisione
  • Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, un tentativo di suicidio, o un piano specifico per effettuarlo

 La depressione si presenta come un disturbo caratterizzato da tristezza, sensazione di vuoto interiore, perdita di interesse, incapacità di trarre piacere dalle cose della vita, senso di colpa, di autosvalutazione, difficoltà nel prendere sonno e risveglio precoce, ansia, disappetenza, astenia e scarsa capacità di concentrazione. Il disturbo tende ad avere un decorso ricorrente e gli episodi nel tempo tendono a diventare più gravi e ad avere una durata maggiore, con una sostanziale incapacità di prendersi cura di sé, delle proprie responsabilità relazionali e professionali. Sullo sfondo di questo quadro clinico si possono anche riscontrare idee di morte.
Un efficace supporto psicoterapeutico deve essere valutato considerando lo stato dell’episodio depressivo, l’età del soggetto, le sue aspettative.

I disturbi dell’umore sono un insieme di sindromi chiamate anche “disturbi affettivi” nei quali il paziente vive una grave alterazione del tono dell’umore. Per poter parlare di disturbi dell’umore è necessario che l’alterazione sia duratura nel tempo, che interferisca sulle normali funzioni sociali e lavorative della persona. Parliamo di un “disturbo dell’umore” quando la tristezza o l’euforia sono troppo intense e persistenti, sono accompagnate da un numero predeterminato di altre alterazioni relative alla sfera dell’umore, e ostacola seriamente il funzionamento quotidiano di una persona. Spesso coloro che soffrono di disturbi dell’umore, non è spinta a ricercare un trattamento in quanto l’origine dei sentimenti melanconici è attribuita dal paziente a fattori esterni, inoltre la diagnosi non tempestiva delle fasi ipomaniacali e maniacali, può comportare conseguenze disastrose per il paziente che è coinvolto in attività rischiose, può avere problemi con la giustizia o fare abuso di sostanze, comportamenti spesso interpretati come tendenze antisociali.

Alcune forme attenuate ipomaniacali e ciclotimiche, si associano ad un aumento della creatività, livelli di energia e capacità di persuasione, consentendo il raggiungimento di elevate posizioni sociali. La cura dei disturbi dell’umore, come depressione o disturbo bipolare, prevede in genere trattamenti psicoterapeutici congiuntamente a trattamenti farmacologici. In alcuni casi risulta necessario un ricovero ospedaliero.


Dr.ssa Teresa Paolella
Psicologa Psicoterapeuta a Roma


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